È uno dei primi punti all'ordine del giorno a essere discusso durante l’ultimo consiglio comunale (di venerdì scorso, 28 giugno), uno di quei temi scottanti e di stringente attualità a cui viene data priorità assoluta: la realizzazione di una stazione elettrica sul territorio casamassimese.
Ad aprire è Donato Capacchione che relaziona sull'argomento rievocandone le varie fasi, tra cui, anzitutto, la richiesta, giunta nel 2009 nella nostra zona, d'istallazione di una centrale di trasmissione per la quale forti riserve sarebbero scaturite da riflessioni sull'impatto ambientale e visivo che potrebbe causare, oltre che sulle emissioni di elettromagnetismo che originerebbe. Il consiglio comunale di allora si espresse attraverso una relazione dell'ingegnere Pugliese in merito all'impatto della nuova costruzione sull'area in cui sarebbe dovuta sorgere. Le dimensioni che assumerebbe la struttura qualora venisse effettivamente realizzata: sarebbe alta 23 metri, per un totale di 8 piani, lunga una 50ina di metri e provvista di una torre faro alta ben 35 metri.
Il 'maestoso' progetto trarrebbe origine da una legge, la 239/2004 sul riordino del settore energetico, a causa della quale il legislatore nazionale imporrebbe interventi di questo tipo alle comunità locali, in contrasto con quanto indicato dalla Comunità europea, che pone la partecipazione delle comunità locali alle scelte politiche da attuare sul territorio, attraverso la cosiddetta volontà popolare, tra i propri capisaldi. L'architetto Capacchione si sofferma sul comma 26 dell'articolo 1 della succitata legge che stabilisce che "al fine di garantire la sicurezza del sistema energetico e di promuovere la concorrenza nei mercati dell'energia elettrica, la costruzione e l'esercizio degli elettrodotti facenti parte della rete nazionale di trasporto dell'energia elettrica sono attività di preminente interesse statale e sono soggetti a un'autorizzazione unica, rilasciata dal Ministero delle Attività produttive di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e previa intesa con la regione o le regioni interessate, la quale sostituisce autorizzazioni, concessioni, nulla osta e atti di assenso comunque denominati previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire e ad esercitare tali infrastrutture in conformità al progetto approvato...".
Sulla base di queste disposizioni nazionali Capacchione sollecita la comunità locale a far sentire la propria voce, tenendo anche conto della vicinanza tra la centrale e Lama San Giorgio, sito per il quale si ipotizza un'inevitabile alterazione di tipo ambientale.
"Dal punto di vista amministrativo, l'Ufficio tecnico chiede di poter fermare tale obbrobrio" dichiara l'architetto, proponendo quale potenziale soluzione al problema la creazione di un'azione di contrasto o quantomeno di condizioni per le quali l'impatto divenga il meno invasivo possibile.
Capacchione lamenta anche delle pecche relative al mancato intervento dell'amministrazione regionale nella questione, quando invece "ci sono azioni che potrebbero essere impugnate", aspetto che di lì a poco sarà ripreso anche dal consigliere Pignataro, che spiega come nel luglio 2009 avesse già appreso dell'intenzione di costruire quel "mostro", il cui progetto, a quanto pare, era già stato pianificato e steso. In quel periodo, ricorda, mentre l'allora sindaco De Tommaso affermò di non sapere, l'Ufficio tecnico "ne aveva piena contezza".
Il consigliere di maggioranza, in rapida successione, cita Gramsci, fa riferimento all'importanza delle crociate ambientaliste, dichiara di intervenire nella questione nelle vesti, inaspettate, di partigiano di fronte a un'azienda privata, la Terna, che costruendo la centrale elettrica farebbe solo i suoi interessi, motivando il tutto anche con un presunto avvicinamento dell'Albania all'Unione europea, dato che la struttura agirebbe da ponte tra le due realtà, quella italiana, e nello specifico pugliese, e albanese.
"Ho saputo di questa questione perché qualcuno ha ricevuto una lettera di esproprio", dichiara, lasciando trasparire una viva partecipazione di fronte alla questione che assumerebbe una connotazione ancor più negativa dato che "se nel 2009 si poneva un problema relativo esclusivamente alle zone vincolate, non essendo ancora sorto il parco, ora il problema diventa doppio".
A suo parere Casamassima si sarebbe mostrata particolarmente disattenta su questo argomento. Dai verbali relativi alle riunioni provinciali svoltesi negli anni scorsi pare sia risultata sempre assente. Pignataro ipotizza persino che l'Ufficio tecnico non sia intervenuto volontariamente nella questione e così ora "ci ritroveremo ad essere il terminale di un ecomostro".
Quando il consigliere conclude il suo lungo intervento ed accorato appello all'azione collettiva, specificando che la variante sulla problematica sarebbe stata depositata in Comune a maggio scorso, si procede alla votazione in merito a nuove valutazioni ambientali sulla centrale elettrica. Tutti favorevoli, unica astenuta Nica Lilli, le cui motivazioni saranno affidate alla stampa, data l’impossibilità di motivare in assise.
C'è da dire che durante il dibattimento il consigliere di minoranza Rodi, col supporto di Capacchione, nel suo intervento aveva espresso il proprio malcontento di fronte ad un dato emblematico: la Puglia sarebbe l'unica regione italiana assieme al Trentino ad esportare energia al di fuori dei propri confini. Al di là di questo dato rilevante, sul quale sarebbe bene riflettere, colpisce l'inaspettata sensibilità alla tematica mostrata dall'intero consiglio comunale. Il ritorno della stagione dei partigiani è vicina?
[da La voce del paese del 6 luglio 2013]
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Commenti
Una cosa invece voglio precisare: sono e rimango convinto che quest'opera sia assolutamente necessaria, come assolutamente necessario è aprire una trattativa con le istituzioni competenti per rivendicare la migliore ubicazione sotto l'aspetto ambientale (mi impegno da subito a non oppormi anche se dovesse ricadere su una particella dei miei terreni e chiedo a Pignataro lo stesso impegno – altrimenti l'impudico sarebbe lui), di tutela della salute, dei controlli ecc., non solo, ma anche spuntare quei ritorni economici che questi impianti in genere portano (Royalty, garanzia continuità approvigionamenti elettrici, bassi costi dell'elettricità, ecc). Il consiglio Comunale quindi faccia questa giusta battaglia, con fermezza e senza sparafucilismi, la cittadinanza non potrà che essergliene grata.
Ti riesce difficile pubblicare l'elenco degli espropriati visto che sono documenti ufficiali?
http://www.regione.puglia.it
consultare il Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 89 del 18-6-2009 con elenco delle particelle interessate...
- una stazione (della superficie di 70.000 mq) di conversione di energia elettrica ad altissima tensione proveniente dall'Albania tramite un cavo marino che, approdando a Polignano a mare località San Vito (vicino il costruendo porto turistica), attraversa i Comuni di Conversano, Mola, Turi e Casamassima;
- una stazione elettrica di 380 kv per la distribuzione dell'energia elettrica (superficie di 32.000 mq) alla rete nazionale. Per far ciò, saranno installati degli elettrodotti aerei che occuperanno il territorio del Comune di Casamassima per circa 7,2 chilometri.
Il tutto ovviamente senza interessare preventivamente i cittadini dei Comuni interessati...
Però hanno previsto di impiantare alberi nei dintorni delle stazioni per mitigare l'impatto visivo..che fortuna!
INTERVENGO SOLO PERCHE' LO SQUALLORE DEL TUO INTERVENTO, GONFIO DI BUGIE, NON PUO' PASSARE IN CAVALLERIA E NON PUO’ ESSERE DATO IN PASTO A CHI LEGGE E NON CONOSCE I FATTI. PASSI PER LE IMPRECISIONI E LA FANTASIA DI CHI HA SCRITTO L'ARTICOLO, TROPPO GIOVANE PER RICORDARE O SAPERE COME STANNO I FATTI. MA TU, PROPRIO TU, UOMO DI PARTITO CHE DOVRESTI ESSERE PIU' SERIO.
HAI ANCHE L'IMPUDICIZIA DI CITARE DUE DELIBERE DI CONSIGLIO COMUNALE (CONTANDO SUL FATTO CHE TANTO NON LEGGE NESSUNO) DURANTE LE QUALI PROPRIO IO SMASCHERAI L'ACCORDO TRA L'AMMINISTRAZIONE DI ALLORA E UNA SOCIETA' PRIVATA PER OPERARE IL GRANDE SCEMPIO.
TUTTO IL GRUPPO DI AN SI SPESE E FU DETERMINANTE AFFINCHE’ NON PASSASSE QUELL’ACCORDO.
ED HAI LA SFACCIATAGGINE DI CHIEDERE PERCHE’ NON HO FATTO LO “SPARAFUCILE” ALLORA? QUESTO DIMOSTRA CHE NON HAI LETTO I VERBALI CHE TU STESSO CITI E FAI IL SACCENTE?
MI HANNO INSEGNATO A RISPETTARE SEMPRE CHI HA QUALCHE ANNO PIU’ DI ME E MI ASTENGO DALLO SCRIVERE QUELLO CHE PENSO MA UN SUGGERIMENTO HO BISOGNO DI INVIARTELO: VERGOGNATI E TACI CHE FAI MIGLIOR FIGURA. E RICORDATI CHE LA MACCHINA DEL FANGO E DELLE BUGIE SI RITORCE SEMPRE SU CHI LA INNESCA, COME GLI SPUTI IN ARIA. MA TANTO PUR DI FARE PROPAGANDA VAL BENE UNA FIGUARA MESCHINA
Quali benefici il comune avrebbe avuto, come mai Turi caccia l'idea progettuale e tutto arriva a Casamassima!!!!
Palmieri caro segretario Ds che dici!!!, Acito che dici!!!! Vedete il progetto e poi tutti i cittadini anche i più stupidi capiranno
L'impatto della Val di Susa e' zero rispetto a questo scempio, espropriano strade poderali del Comune, abattono abitazioni esistenti e regolari e distruggono il parco con cavi e tralicci di alta tensione.
Gli ecologisti che fanno dormono, sono in ferie, al mare ed i bambini andranno nella lama nei campi magnetici a vedere fili e tralicci.
Consiglierà Lilli non faccia come Ponzio Pilato pur di difendere lo scempio del suo leader, intervenga presso lo stesso e salvi lo scempio..
Lei è stata candidata dallo stesso ad ambire alla carica di deputato, ambisca alla tutela della sua cittadina per il bene dei suoi figli.
Oggi lama San Giorgio, e' tappa e metà anche degli scout si rende conto!!!
Delibera di Consiglio n. 47 del 20/07/2009
Stazione elettrica di conversione corrente alternata/corrente continua( AC/DC) di Casamassima (Bari). Determinazioni. Rinvio
Delibera di Consiglio n. 52 del 24/07/2009
Stazione elettrica di conversione corrente alternata / corrente continua ( AC/DC) di Casamassima (Bari). Scioglimento della seduta per mancanza del numero legale.
Poco confidiamo nella giustizia terrena, speriamo in quella divina!
È non date la colpa a questa amministrazione, questo disastro viene da più lontano!
Mah!
Bah!